Rimozione Denti del Giudizio
I denti del giudizio sono sicuramente quelli maggiormente problematici di tutta la dentatura. Spuntano per ultimi, talvolta non si fanno nemmeno vedere, e altre volte crescono con alcune complicazioni o rimangono inclusi.
Molte persone sono convinte, per questo motivo, che debbano necessariamente essere rimossi, ma questo non è sempre vero. Di seguito vedremo nel dettaglio quando occorre rimuovere i denti del giudizio e in cosa consiste tale operazione.
Rimozione dei denti del giudizio: quando è necessaria?
Come accennavamo, non sempre è fondamentale estrarre i denti del giudizio: gli odontoiatri oggi adottano una posizione piuttosto conservativa in merito: se i denti seguono uno sviluppo normale e non creano problemi ai denti adiacenti né al tessuto gengivale, che deve essere ben formato, vengono lasciati. Ciò ovviamente a patto che non sussistano problemi di spazio né di masticazione.
Le altre condizioni che, al contrario, possono giocare a favore dell’estrazione, riguardano gli ottavi erotti in arcata o parzialmente inclusi, ma anche una mancanza di spazio che non consente una crescita regolare dei denti del giudizio.
In tal caso essi possono andare incontro a un’uscita difficoltosa, o non uscire del tutto. Altre volte, poi, questi denti possono essere causa di un’infiammazione, o venire attaccati dalla carie, che potrebbe intaccare anche i denti vicini. Si tratta di altri casi in cui la rimozione è consigliabile.
Questa operazione viene condotta solo se necessario non solo perché i denti del giudizio possono fornire un aiuto nel processo di masticazione, ma anche perché talvolta può risultare difficoltosa, per via dello sviluppo delle radici e della maggiore densità ossea.
Solitamente, comunque, viene effettuata durante gli anni dell’adolescenza, quando la possibilità di crescita non corretta diventa evidente.
Estrazione: quando è inevitabile
Come dicevamo, dunque, se manca lo spazio sufficiente a una corretta fuoriuscita del dente del giudizio, occorre intervenire con un’estrazione prima del completo sviluppo, quando esso è ancora incluso nell’osso: in questo modo l’intervento sarà meno doloroso.
Certe volte sono addirittura i denti del giudizio stessi ad essere ritenuti la causa di un sovraffollamento dell’arcata dentaria.
Può anche accadere, comunque, che dopo una crescita che sembrava corretta, i denti del giudizio inizino ad assumere un’inclinazione inusuale, o ancora che non compaiano del tutto ma solo parzialmente e una parte della corona rimane al di sotto del livello della gengiva.
Questo fatto rappresenta una possibile fonte di complicazioni, dal momento che aumenta la probabilità di sviluppo di ascessi o infiammazioni, se il dente non è pulito in modo corretto. Inoltre, un’eventuale carie potrebbe colpire anche il vicino molare. Anche in questi casi, dunque, l’estrazione è necessaria.
Un ultimo caso limite è rappresentato dalla formazione di tasche parodontali, che si devono proprio ai denti del giudizio e possono incidere sul riassorbimento osseo.
A seconda del paziente, possono essere estratti tutti i denti in un colpo, oppure due alla volta, o ancora possono avere luogo estrazioni singole.
Le operazioni avvengono in anestesia locale, sedazione cosciente, o addirittura in anestesia generale. Nel post-operatorio è comune che si presenti del gonfiore, mentre alcuni pazienti possono lamentare una difficoltà nell’aprire la bocca.
Possibile complicazioni
Passiamo ora a presentare gli eventuali rischi che possono sopraggiungere a seguito dell’estrazione dei denti del giudizio precisando, prima di tutto, che, al pari di ogni operazione che riguarda il cavo orale, è possibile contrarre delle infezioni.
Per questo motivo di norma viene consigliato di effettuare una seduta d’igiene qualche giorno prima, a scopo preventivo, e di assumere una terapia antibiotica.
Il professionista presterà particolare attenzioni alle radici, dal momento che quelle del dente del giudizio possono essere eccezionalmente lunghe e fini.
Talvolta possono presentare una conformazione anomale, o perfino essere interconnesse con delle strutture nervose. In queste condizioni il rischio principale è quello di ledere delle aree sensitive, per tale motivo è possibile lasciare dei frammenti di dente nella propria sede.
In questo modo non si rischia di demolire eccessivamente l’osso, di intaccare unti critici o di compromettere la guarigione. Normalmente anche il nervo linguale si trova a distanza molto ravvicinata, e anche questo costituisce un fattore importante da considerare.
Perché rivolgersi al nostro studio
In base a quanto ti abbiamo appena raccontato, ti sarà facile immaginare come l’estrazione del dente del giudizio possa essere un’operazione non semplice da realizzare, data l’estrema variabilità delle casistiche e le molteplici complicazioni che si possono presentare.
Per questo motivo è importante rivolgerti a degli esperti, che possano mettere a tua disposizione la loro competenza e una strumentazione idonea, adeguata a compiere un lavoro svolto alla perfezione.
Se vuoi parlare con la segreteria puoi farlo comodamente telefonando allo Studio Dentistico SFP Dental Service di Massa (Versilia) oppure puoi scriverci cliccando su prenota una visita.
